Capitolo 4: Malsamoj inter versioj
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Il futuro è indicato dalla terminazione '''-os'''. | Il futuro è indicato dalla terminazione '''-os'''. | ||
− | '''mi manĝ-os''' = io mangerò | + | '''mi manĝ-os''' = io mangerò<br> |
− | '''Paŭlo vid-os''' = Paolo vedrà | + | '''Paŭlo vid-os''' = Paolo vedrà<br> |
− | '''ni marŝ-os''' = (noi) cammineremo | + | '''ni marŝ-os''' = (noi) cammineremo<br> |
− | '''mi ŝir-os''' = io strapperò | + | '''mi ŝir-os''' = io strapperò<br> |
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Il condizionale è indicato dalla terminazione '''-us'''.Vedo anche la lettera F. | Il condizionale è indicato dalla terminazione '''-us'''.Vedo anche la lettera F. | ||
− | '''ili labor-us''' = essi lavorerebbero | + | '''ili labor-us''' = essi lavorerebbero<br> |
− | '''Ludoviko promen-us''' = Ludovico passeggerebbe | + | '''Ludoviko promen-us''' = Ludovico passeggerebbe<br> |
− | '''se vi estus bona, vi estus kontenta''' = se tu fossi buono, saresti contento | + | '''se vi estus bona, vi estus kontenta''' = se tu fossi buono, saresti contento<br> |
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E - '''imperativo''' | E - '''imperativo''' | ||
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L'imperativo è indicato dalla terminazione '''-u'''. | L'imperativo è indicato dalla terminazione '''-u'''. | ||
− | '''manĝu!''' = mangia! mangiate! | + | '''manĝu!''' = mangia! mangiate!<br> |
− | '''ni laboru kaj esperu!''' = lavoriamo e speriamo! | + | '''ni laboru kaj esperu!''' = lavoriamo e speriamo!<br> |
− | '''pardonu!''' = perdoni! (è uno dei modi per tradurre l'italiano: "scusi!") | + | '''pardonu!''' = perdoni! (è uno dei modi per tradurre l'italiano: "scusi!")<br> |
Con l'imperativo di seconda persona il pronome ('''vi'''= tu, voi) abitualmente si omette. | Con l'imperativo di seconda persona il pronome ('''vi'''= tu, voi) abitualmente si omette. | ||
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Attenzione, l'imperativo negativo in esperanto si fa premettendo '''ne''' (= non) al normale imperativo in -u. | Attenzione, l'imperativo negativo in esperanto si fa premettendo '''ne''' (= non) al normale imperativo in -u. | ||
− | '''ne manĝu!''' = non mangiare! | + | '''ne manĝu!''' = non mangiare!<br> |
− | '''ne laboru!''' = non lavorare! | + | '''ne laboru!''' = non lavorare!<br> |
− | '''ne esperu!''' = non sperare! | + | '''ne esperu!''' = non sperare!<br> |
F - '''ipotetico''' | F - '''ipotetico''' | ||
− | La terminazione in '''-us''' in effetti indica le ipotesi, le cose immaginate ma irreali per le quali in italiano si usa sia il congiuntivo che il condizionale: | + | La terminazione in '''-us''' in effetti indica le ipotesi, le cose immaginate ma irreali per le quali in italiano si usa sia il congiuntivo che il condizionale: |
Il congiuntivo in esperanto non esiste. A seconda del senso esso viene reso in vari modi.Si usa la terminazione del condizionale '''-us''' quando la frase implica una | Il congiuntivo in esperanto non esiste. A seconda del senso esso viene reso in vari modi.Si usa la terminazione del condizionale '''-us''' quando la frase implica una | ||
supposizione, un'ipotesi, una cosa non reale. | supposizione, un'ipotesi, una cosa non reale. | ||
+ | ''se fossi foco, arderei lo mondo'' = '''se mi estUS fajro, mi bruligUS la mondon'''. | ||
Quando la proposizione dipendente italiana implica un'idea di comando, desiderio, necessità o simili si usa la terminazione dell'imperativo '''-u'''. | Quando la proposizione dipendente italiana implica un'idea di comando, desiderio, necessità o simili si usa la terminazione dell'imperativo '''-u'''. |
Kiel registrite je 22:13, 22 Dec. 2021
- reiru al opera naturale e' ch'uom favella
- 1
Osservazioni grammaticali'
Abbiamo detto nel primo capitolo che le finali della parole da tener presenti sono anche i, as, is, os, us, u che sono le finali del VERBO.
A - infinito
L'infinito, in italiano: -are, -ere, -ire, è indicato dalla terminazione -i
dir-i = dire, far-i = fare, lud-i = giocare, skrib-i = scrivere. bicikl-i = andare in bicicletta, san-i = star bene, mov-i = muovere deĵor-i = essere di servizio, ŝir-i = strappare.
B - presente
Il presente è indicato dalla terminazione '-as.
mi manĝ-as = io mangio, la patroj vid-as = i padri vedono, Paŭlo vid-as = Paolo vede.
Come si vede, la desinenza verbale vale in esperanto per tutte le persone e numeri, ma il verbo dev'essere sempre accompagnato dal soggetto (sostantivo come Paŭlo, la patroj o pronome come mi).
C- passato
Il passato è indicato dalla terminazione -is.
mi manĝ-is = (io) mangiai/mangiavo/ho mangiato.
Paŭlo vid-is = Paolo vide/vedeva/ha visto)
ni marŝ-is = noi camminammo/camminavamo/abbiamo camminato
ni deĵor-is = noi siamo stati di servizio
La terminazione -is vale dunque per tutti i tempi che indicano che
qualcosa è avvenuto nel passato: l'imperfetto italiano (mangiavo), il passato
remoto (mangiai) ed il passato prossimo (ho mangiato).
D - futuro
Il futuro è indicato dalla terminazione -os.
mi manĝ-os = io mangerò
Paŭlo vid-os = Paolo vedrà
ni marŝ-os = (noi) cammineremo
mi ŝir-os = io strapperò
E - condizionale
Il condizionale è indicato dalla terminazione -us.Vedo anche la lettera F.
ili labor-us = essi lavorerebbero
Ludoviko promen-us = Ludovico passeggerebbe
se vi estus bona, vi estus kontenta = se tu fossi buono, saresti contento
E - imperativo
L'imperativo è indicato dalla terminazione -u.
manĝu! = mangia! mangiate!
ni laboru kaj esperu! = lavoriamo e speriamo!
pardonu! = perdoni! (è uno dei modi per tradurre l'italiano: "scusi!")
Con l'imperativo di seconda persona il pronome (vi= tu, voi) abitualmente si omette.
Attenzione, l'imperativo negativo in esperanto si fa premettendo ne (= non) al normale imperativo in -u.
ne manĝu! = non mangiare!
ne laboru! = non lavorare!
ne esperu! = non sperare!
F - ipotetico
La terminazione in -us in effetti indica le ipotesi, le cose immaginate ma irreali per le quali in italiano si usa sia il congiuntivo che il condizionale:
Il congiuntivo in esperanto non esiste. A seconda del senso esso viene reso in vari modi.Si usa la terminazione del condizionale -us quando la frase implica una supposizione, un'ipotesi, una cosa non reale. se fossi foco, arderei lo mondo = se mi estUS fajro, mi bruligUS la mondon.
Quando la proposizione dipendente italiana implica un'idea di comando, desiderio, necessità o simili si usa la terminazione dell'imperativo -u. mi volas, ke vi venu = voglio che veniate (= voglio: venite)
Analogamente si userà il futuro se sarà inclusa un'idea di futuro, ecc. . mi kredas, ke li venos = credo che venga (= credo: verrà)